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La Spagna denuncia il furto di 2,5 milioni di metri cubi di acque sotterranee

Sep 14, 2023

Mercoledì le autorità spagnole hanno rivelato un'indagine su 18 persone che avrebbero rubato più di 2,5 milioni di metri cubi di acque sotterranee da 51 pozzi d'acqua ottenuti illegalmente.

La polizia spagnola sta indagando sul furto di 2,5 milioni di metri cubi di acque sotterranee. (Foto: Ministero dell'Interno, Licenza) Gli investigatori della Guardia Civil, in collaborazione con esperti idrologici, hanno scoperto che l'acqua rubata veniva estratta per essere utilizzata in varie serre. A parte il danno ambientale derivante dal prelievo di quantità eccessive di acqua dai serbatoi sotterranei, si stima che le perdite economiche ammontino a circa due milioni di euro (2,2 milioni di dollari).

L'indagine sul furto d'acqua ha identificato la sua fonte in una falda acquifera nella città di Mazarrón.

Le falde acquifere sono grandi riserve d'acqua sotterranee che si trovano in profondità all'interno di strati di sabbia, ghiaia o roccia. Possono essere sfruttati da un pozzo o mediante trivellazione, forniscono circa un quarto dell'acqua potabile mondiale e sono particolarmente vitali per le comunità situate lontano da fonti d'acqua superficiali come laghi e fiumi.

Gli esperti idrologici hanno notato livelli pericolosamente elevati di sifonamento d’acqua dalla falda acquifera di Mazarrón già nel 2014. Il continuo sfruttamento del bacino potrebbe avere un impatto negativo sulla capacità della terra di ricostituire naturalmente la fornitura di acqua dolce del paese, hanno affermato.

Possono essere necessari diversi decenni prima che le falde acquifere si riempiano attraverso mezzi naturali come l’acqua piovana. È quindi necessario un utilizzo responsabile per garantire che tali riserve sotterranee possano continuare a essere sfruttate per scopi vitali come l’irrigazione e il consumo umano.

Dall'indagine, che coinvolge 53 aziende agricole della zona, è emerso che i 18 indagati avrebbero utilizzato generatori per estrarre 2,5 metri cubi d'acqua da 51 pozzi illegali. Alcuni pozzi sono stati trovati nelle fattorie stesse, mentre altri nei viali vicini, che la polizia ha accertato essere di proprietà dello Stato.

Gli investigatori hanno inoltre notato che gli indagati avevano nascosto alla vista alcuni pozzi con fogli di plastica o di metallo. È stata necessaria la ricognizione aerea e terrestre della polizia per individuare tutti i pozzi e le serre in questione.

Le 18 persone sono ora sospettate di furto d'acqua e di crimini contro le risorse naturali e l'ambiente.

Una recente indagine del New York Times proprio su questo problema ha rivelato come l’esaurimento accelerato delle falde acquifere possa danneggiare infrastrutture critiche, come è accaduto in tutti gli Stati Uniti. Il pompaggio eccessivo delle acque sotterranee, rileva il rapporto, può causare cedimenti delle strade e generare fessure nella terra.

Può anche forzare gli strati di terra attorno alla falda acquifera a depositarsi nella cavità ora esposta, riducendo così le dimensioni del serbatoio e la sua capacità di contenere future riserve d'acqua.

In California, circa il 40% della fornitura idrica dello stato proviene ogni anno da serbatoi sotterranei. Durante un anno secco, tuttavia, la maggiore necessità di attingere acqua dalle falde acquifere fa sì che questa percentuale possa potenzialmente superare il 60%.

I climi particolarmente caldi, come quello della penisola iberica o della costa orientale degli Stati Uniti, fanno affidamento su riserve idriche sotterranee per uso potabile, agricoltura e altre applicazioni industriali.

Un pompaggio eccessivo prolungato, rileva il rapporto, può infine provocare l’intrusione di acqua di mare, contaminando qualunque residuo di acqua dolce e rendendola inutilizzabile per l’uso umano.